Marcallo con Casone, giovedi 31 gennaio
2013
Tutti ad attendere invano l’assessore
Valenti. Il Consiglio ha inizio egualmente e lui arriva con oltre
venti minuti di ritardo. Poi traffica con il proiettore, che prima
non ne vuol sapere e poi , con calma, si avvia. Davvero una bella
organizzazione.
Il consiglio comunale , al primo punto,
presenta sempre la stessa atavica anomalia : si mette ai voti il
verbale del consiglio precedente senza che nessun consigliere abbia
potuto leggere uno straccio di registrazione trascritta e rendersi
quindi conto di ciò che ognuno ha realmente detto. E’ quindi
un votare a favore, oppure contro, oppure astenersi, di un racconto
fatto da qualcuno ( di parte ) che scrive ciò che vuole. Non
solo non esiste alcuna registrazione , ne visiva , ne audio, e si
vieta anche al pubblico presente di effettuare qualsiasi
registrazione. Evidentemente le bugie possono correre solo attraverso
“La Gazzetta di Marcallo con Casone“ e non avere alcun
contraddittorio tangibile.
Giustamente, secondo il motto leghista
: “ a casa nostra , facciamo i ca… nostri ! “
Il primo punto all’ordine del giorno
riguardava una delibera per la costruzione di un complesso edilizio
in zona via Menedrago. La grafica proiettata era insufficiente a far
capire dove esattamente dovrebbe sorgere e le “spiegazioni “, si
fa per dire, dell’esperto comunale, seduto in prima fila, hanno
complicato le cose ( ad un certo punto ha parlato di 562 milioni ,
che se fossero di Euro, sarebbero una cifra talmente spropositata
tale da richiedere immediatamente un approfondimento di tutta la
questione ) .
Il punto successivo riguardava una
questione, che a parlarne, non si sa bene se ridere o piangere !
In sintesi, la questione è
questa: è necessario modificare (rendere più piccole)
le distanze di rispetto tra il perimetro cimiteriale e le abitazioni
limitrofe. Tale modifica è però unilaterale, nel senso
che se un cittadino, sulla sua proprietà vuole aumentare i
propri volumi, rendendo minore la distanza verso il perimetro
cimiteriale, non può. Se c’è bisogno, invece, di
nuove tombe e loculi, le distanze possono diminuire. In poche parole
i vivi non si possono avvicinare ai morti, mentre i morti si possono
avvicinare ai vivi ! Boh !
Come previsto dallo Statuto comunale,
arriva il momento dei “question time “. Ovvero i Cittadini di
Marcallo con Casone, previo richiesta scritta e domande formulate con
almeno 48 ore di anticipo, possono intervenire in Consiglio e
rileggere, in modo articolato le domande da porre all’assessore
competente che, nel frattempo, si è già preparato a
casa le risposte.
Il regolamento dello Statuto, all'Art.
16, parla chiaro : il proponente ha complessivamente 2 minuti per
articolare la domanda e per dichiararsi soddisfatto o meno, ma si
vede che il Sindaco non ha mai letto il regolamento del suo comune,
poiché dopo un cinquantina di secondi, interrompe la
cittadina che stava leggendo e le intima di fare la domanda. La
Cittadina, così interrotta, “perde il filo” del discorso,
ma si riprende in fretta. Immediata ri-interruzione da parte del
Sindaco. La domanda viene comunque rivolta all’assessore Valenti .
La risposta non viene data, ma l’assessore, non solo va oltre il
tempo a lui concesso dal regolamento per la risposta, massimo tre
minuti (vale sempre la regola catto-leghista: “ fai quello che dico
io e non fare quello che faccio io ! “ ) ma tenta di far passare
per “cattiva” la cittadina che avrebbe, secondo lui, denigrato il
personale della RSA. Ovviamente la Cittadina diceva l’esatto
contrario ed anzi chiedeva la possibilità di aumentare
l’organico della struttura, palesemente insufficiente.
Riportiamo il testo del “question
time” che la cittadina avrebbe dovuto leggere integralmente :
Consiglio
Comunale del 31.01.2013
Question
Time formulato all'amministrazione / assessore : Roberto Valenti
Presenta
il Q.T. , la Sig.ra Covino
Concetta residente
a Marcallo con Casone
Sul
numero : anno 14 - n.9 ottobre 2012 - a pag. 19 , della Gazzetta di
Marcallo con Casone , a proposito della RSA S. Marco si leggono
alcune dichiarazioni dell'assessore Roberto Valenti, ed in
particolare :” Per
l'Amministrazione di Marcallo con Casone favorire la realizzazione di
questa struttura sul proprio territorio è stato un obiettivo
importante che si è concretizzato in brevissimo tempo.” E
poi :” Siamo
altresì soddisfatti dell'operato svolto dalla struttura verso
gli anziani...decine di addetti che giorno e notte svolgono lavoro
prezioso...” ed
ancora :”...cure
e attenzioni particolari prestate in modo professionale da personale
qualificato “.
<
Sappiamo bene che le domande formulate dovrebbero essere rivolte
all'amministrazione della RSA. Le formuliamo, invece, all'assessore,
poiché egli parla di un obiettivo importante raggiunto
dall'amministrazione comunale. Diventa quindi una dichiarazione
politica e di raggiungimento di un risultato. Non sappiamo se
l'assessore ha mai visitato la RSA, ad esempio, nelle ore notturne e
senza preavvisare la Direzione. Non crediamo che l'abbia fatto,
poiché avrebbe visto che al 3° turno, cioè quello
che va dalle ore 21:00 alle ore 7:00 è presente un solo
infermiere ed un solo operatore (per
oltre 60 degenti)
e non già come egli dichiara “
decine di addetti
che giorno e
notte...”
E'
ancora singolare che l'assessore parla di personale qualificato e
dall'altro lato non conosce affatto come tale personale venga
assunto, venga formato, venga gestito.
Ci
facciamo carico di informare l'assessore che il personale assunto una
prima volta con contratto precario, viene confermato una seconda
volta, sempre con contratto precario, viene confermato una terza
volta, sempre con contratto precario, e quando poi si raggiunge
proprio quel legame con i degenti, quel “lavoro prezioso “ ,
l'azienda RSA licenza quel personale poiché una quarta
assunzione non potrebbe essere più essere considerata precaria
ma dovrebbe essere , per legge, un'assunzione a tempo indeterminato.
Siamo
anche certi che l'assessore non conosce come sono state gestite le
graduatorie ed i relativi concorsi. Nella fattispecie chiediamo
all'assessore se può interessarsi e comunicare come mai
l'amministrazione della RSA, per l'assunzione di operatori vincitori
di concorso, attinge personale da una seconda graduatoria senza aver
esaurito la graduatoria precedente (ovviamente forniremo
all'assessore ogni preciso riferimento).
Nu./
tipo addetto
|
orario
|
turno
|
|
1 infermiere 8 operatore |
7: 00 - 14: 00 |
1° turno |
|
1 infermiere 6 operatore |
14:00 - 21:00 |
2° turno |
|
1 infermiere 1 operatore |
21:00 - 7:00 |
3° turno |
|
Questions
:
- Ci dica l'assessore il perchè di un sottorganico cosi palese
- Ci dica l'assessore poiché le assunzioni del personale sono arbitrarie e non controllate
- Ci dica l'assessore quali e quanti controlli ha effettuato per poter affermare quanto riportato su la Gazzetta di Marcallo con Casone.
Adremo a fondo sulla questione e
terremo informati i Cittadini.
Secondo question-time: il cittadino
chiedeva i costi sostenuti dall’amministrazione per realizzare le
due casette “dell’acqua dal Sindach “. L’amministrazione le
chiama “fonti“! (…ma mi faccia il piacere !!!).
Per la realizzazione delle due casette,
ci fa sapere l'amministrazione, sono stati spesi complessivamente
oltre 27.000,00 euro, a cui c’è da aggiungere i costi annui
di manutenzione. Ovviamente tutto a carico del cittadino. Ma il
problema non è solo questo: se i conti fossero quelli,
comunque, sbandierati dall’amministrazione, in termini di recupero
plastica, ogni cittadino avrebbe un beneficio di 0,40 euro / anno (
quaranta centesimi di euro all’anno ), ma ciò che è
sconcertante è che, mentre il 40 % dell’acqua erogata dalle
“fonti” è gasata (aggiunta di anidride carbonica-che non è
una roba molto salutare), il rimanente, e predominante, 60%
dell’acqua erogata è esattamente la stessa che sgorga dai
rubinetti di casa nostra ! Non si capisce quindi il perché i
Cittadini debbano caricarsi delle bottiglie di vetro, fare il
tragitto da casa alle “fonti” e ritorno, tenere stoccata e ferma
l’acqua per alcuni giorni e poi berla, quando potrebbero prenderla
comodamente dal rubinetto di casa propria ed al momento che serve !
Riepilogando :
NON E’ VERO che l’acqua delle “fonti” è
filtrata di più o diversamente da quella di casa nostra. NON
E’ VERO che l’acqua delle “fonti” è controllata di
più o diversamente da quella di casa nostra.
E’ VERO invece che il
Cittadino ha sostenuto delle spese e deve sostenerne in perpetuo per
un servizio INUTILE !
…ma come dice sempre il motto
leghista : “ a casa nostra, so’ ( sti ) ca… nostri ! “
Ore 21:00 circa, il Consiglio si è
sciolto, andate in pace !
Socrate.
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