Di seguito pubblichiamo una lettera aperta giunta in sede, scritta da un cittadino di
Marcallo con Casone che vuole manifestare la sua insoddisfazione nei confronti
di questa amministrazione scrivendoci cosi':
LA LEGA RUBA LA
DIGNITA’ AI CITTADINI DI MARCALLO CON CASONE E PRENDE IN GIRO LE ISTITUZIONI.
Se qualcuno non lo crede è bene che legga a pag.9 della gazzetta di Marcallo con Casone (periodico di informazione della
amministrazione comunale ) in cui si scrive che “ A mezzogiorno del 1° Aprile, l’inaugurazione,
ha portato sulla scena marcalcasonese, “pezzi da 90” del parlamento romano,
regionale e provinciale.” Ed inoltre “Erano presenti alla scopertura della targa viaria i Senatori
Umberto Bossi e Massimo Garavaglia;
Andrea Gibelli e Fabrizio Cecchetti, rispettivamente Vicepresidente e
Consigliere della Regione Lombardia ; Stefano Bolognini, Massimo Pagani, Tito
Cattaneo, Assessori e Consigliere della provincia di Milano.” Tutto ciò è
falso. Erano presenti solamente come privati cittadini del partito della lega.
Nulla faceva pensare ad una presenza istituzionale amministrativa in quanto gli
unici vessilli presenti sul palco erano quelli di partito. A conferma di ciò
viene omessa la presenza di Massimo Olivares come sindaco del nostro paese in
quanto sprovvisto di fascia tricolore : ogni inaugurazione pubblica (cioè
disponibile a tutti e pagata con i soldi dei cittadini ) richiede questo onere\onore.
Quindi : una strade già esistente e praticata da circa 4 anni e sia chiaro
pagata con i soldi di tutti , viene intitolata alla ideologia leghista da
leghisti con la presenza della gerarchia leghista in onore dei leghisti che
confermano di essere dei ladri e se ne fanno vanto. E prosegue “ Abbiamo comunicato alla
Prefettura la nostra intenzione di denominare la strada in Viale Padania - ha
spiegato il Sindaco Massimo
Olivares - In data 2 febbraio 2012, la Prefettura di Milano ha
annunciato che la “Società Storica Lombarda “,competente in ordine e ai pareri sulle intitolazioni di
vie e piazze , ha espresso l’avviso vincolante
che la denominazione “ Viale Padania “ possa essere accolta a condizione
che sia inserita la specificazione “antico nome geografico”. Corretta la
comunicazione con la Prefettura: ma
allora perché sui nuovi cartelli ai
confini del nostro paese compare la scritta “Comune della Padania” ? Risulta quindi un non riconoscimento della condizione della suddetta Prefettura che richiedeva la
dicitura “Antico nome geografico “ sui cartelli con la scritta Padania.
Cartelli comunque inutili e costosi: la
dicitura “Marcallo con Casone “ era già
presente agli ingressi del nostro paese. In sintesi : un partito ha fatto
propria una strada pubblica inaugurandola come privati cittadini, tesserati al
partito stesso . E comunque pagata con i
soldi degli italiani tutti. Allo stesso modo si potrebbe intitolare una via Etruria oppure una piazza
Unione Sovietica o anche un corso Magna
Grecia o magari un viale Roma Imperiale dei Duci. Meglio di no ; chiedo scusa :
forse questa ultima puzzerebbe un poco di fascismo. Non è così, “cari” leghisti
?
Un 25 Aprile dalla puzza leghista.
Se il 25 aprile non fosse una festa della nazione italiana
tutta,forse il partito della Lega lombarda la celebrerebbe così’ come fa da
anni con un impegno notevole e altisonante per un suo ritorno pubblicitario
come usa fare per la fiera del paese .
Mi spiego: la lotta di resistenza al fascismo e al nazismo
iniziata alla data dell’armistizio ,ovvero 8 settembre 1943, comportò la morte
di molte persone che si impegnarono per la liberazione della nostra patria : l’ITALIA
.Oltre ai nostri soldati che si trovarono ad imbracciare le armi contro chi
fino al giorno prima erano nostri alleati, vi fu anche una parte della
popolazione civile: i Partigiani .Erano persone di varie astrazioni sociali,culturali
e politiche . Con le loro azioni riscattarono la dignità e l’onore del popolo italiano. Tutto questo a un prezzo
altissimo .Molti di loro riportarono menomazioni e ferite ; molti perirono
sotto le torture e nei campi di concentramento; molti morirono nei
combattimenti o nelle prigioni;. Molti
di coloro che dopo essere fuggiti sulle
montagne o comunque in luoghi più consoni per la loro lotta e che tornarono
a casa dopo il 25 aprile avevano perso chi il figlio, chi il padre ,chi il
fratello ,l’amico, la compagna, un parente. Così come chi li aspettava a casa
:alcuni inutilmente I più’ fortunati persero solo dei beni materiali. Tutti comunque mesi o
anni della loro vita per liberare l’ Italia dall’oppressore.
Ora,commemorare tutti loro con 45 minuti di cerimonia mi sembra davvero
molto poco.
L’ultima offesa alla loro memoria sono state le poche parole del” nostro “
sindaco leghista Massimo Olivares che
come l’anno scorso è tornato a ribadire che “tutti i morti sono uguali” con una specifica/scappatoia che tirava in ballo il filosofo greco
Socrate (IV sec .A.C.) che asseriva :
“Tutte le anime dei morti sono immortali ma quelle degli eroi sono immortali e
divine”. Pur andando così lontano il
“nostro” sindaco non ha ancora accettato il valore del 25 Aprile come “FESTA DELLA LIBERAZIONE D’ITALIA”. La parola ITALIA non è una
bestemmia e fino a prova contraria anche lui appartiene a questa nazione ed è
,seppur leghista , ITALIANO
Pitagora.