mercoledì 23 maggio 2012

Cari lettori,
Di seguito pubblichiamo una lettera aperta giunta in sede, scritta da un cittadino di
Marcallo con Casone che vuole manifestare la sua insoddisfazione nei confronti
di questa amministrazione scrivendoci cosi':

LA LEGA RUBA LA DIGNITA’ AI CITTADINI DI MARCALLO CON CASONE E PRENDE IN GIRO LE ISTITUZIONI.

Se qualcuno non lo crede è bene che legga  a pag.9 della gazzetta di Marcallo con Casone  (periodico di informazione della amministrazione comunale ) in cui si scrive che “ A mezzogiorno del 1° Aprile, l’inaugurazione, ha portato sulla scena marcalcasonese, “pezzi da 90” del parlamento romano, regionale e provinciale.” Ed inoltre “Erano presenti  alla scopertura della targa viaria i Senatori Umberto  Bossi e Massimo Garavaglia; Andrea Gibelli e Fabrizio Cecchetti, rispettivamente Vicepresidente e Consigliere della Regione Lombardia ; Stefano Bolognini, Massimo Pagani, Tito Cattaneo, Assessori e Consigliere della provincia di Milano.” Tutto ciò è falso. Erano presenti solamente come privati cittadini del partito della lega. Nulla faceva pensare ad una presenza istituzionale amministrativa in quanto gli unici vessilli presenti sul palco erano quelli di partito. A conferma di ciò viene omessa la presenza di Massimo Olivares come sindaco del nostro paese in quanto sprovvisto di fascia tricolore : ogni inaugurazione pubblica (cioè disponibile a tutti e pagata con i soldi dei cittadini ) richiede questo onere\onore. Quindi : una strade già esistente e praticata da circa 4 anni e sia chiaro pagata con i soldi di tutti , viene intitolata alla ideologia leghista da leghisti con la presenza della gerarchia leghista in onore dei leghisti che confermano di essere dei ladri e se ne fanno vanto.  E prosegue “ Abbiamo comunicato alla Prefettura la nostra intenzione di denominare la strada in Viale Padania - ha spiegato il  Sindaco Massimo Olivares  - In data 2  febbraio 2012, la Prefettura di Milano ha annunciato che la “Società Storica Lombarda “,competente  in ordine e ai pareri sulle intitolazioni di vie e piazze , ha espresso l’avviso vincolante  che la denominazione “ Viale Padania “ possa essere accolta a condizione che sia inserita la specificazione “antico nome geografico”. Corretta la comunicazione  con la Prefettura: ma allora perché sui nuovi cartelli  ai confini del nostro paese compare la scritta “Comune della Padania”  ? Risulta quindi un non riconoscimento  della condizione  della suddetta Prefettura che richiedeva la dicitura “Antico nome geografico “ sui cartelli con la scritta Padania. Cartelli comunque  inutili e costosi: la dicitura “Marcallo con Casone “  era già presente agli ingressi del nostro paese. In sintesi : un partito ha fatto propria una strada pubblica inaugurandola come privati cittadini, tesserati al partito stesso . E comunque  pagata con i soldi degli italiani tutti. Allo stesso modo si potrebbe  intitolare una via Etruria oppure una piazza Unione Sovietica  o anche un corso Magna Grecia o magari un viale Roma Imperiale dei Duci. Meglio di no ; chiedo scusa : forse questa ultima puzzerebbe un poco di fascismo. Non è così, “cari” leghisti ?

 P:S:= Non una parola sulla contestazione all’avvenimento sebbene tutti i TG  nazionali e la Stampa ne hanno menzionato eccome!!!

 

                                     Un 25 Aprile dalla puzza leghista.
Se il 25 aprile non fosse una festa della nazione italiana tutta,forse il partito della Lega lombarda la celebrerebbe così’ come fa da anni con un impegno notevole e altisonante per un suo ritorno pubblicitario come usa  fare per la fiera del paese .
Mi spiego: la lotta di resistenza al fascismo e al nazismo iniziata alla data dell’armistizio ,ovvero 8 settembre 1943, comportò la morte di molte persone che si impegnarono per la liberazione della nostra patria : l’ITALIA .Oltre ai nostri soldati che si trovarono ad imbracciare le armi contro chi fino al giorno prima erano nostri alleati, vi fu anche una parte della popolazione civile: i Partigiani .Erano persone di varie astrazioni sociali,culturali e politiche . Con le loro azioni riscattarono la dignità e l’onore del  popolo italiano. Tutto questo a un prezzo altissimo .Molti di loro riportarono menomazioni e ferite ; molti  perirono  sotto le torture e nei campi di concentramento; molti morirono nei combattimenti o nelle prigioni;.  Molti di coloro che  dopo essere fuggiti sulle montagne o comunque in luoghi più consoni per la loro lotta e  che  tornarono a casa dopo il 25 aprile avevano perso chi il figlio, chi il padre ,chi il fratello ,l’amico, la compagna, un parente. Così come chi li aspettava a casa :alcuni inutilmente  I  più’ fortunati persero  solo dei beni materiali. Tutti comunque mesi o anni della loro vita per liberare l’ Italia dall’oppressore.
Ora,commemorare tutti loro  con 45 minuti di cerimonia mi sembra davvero molto poco.
L’ultima offesa alla loro memoria  sono state le poche parole del” nostro “ sindaco leghista Massimo Olivares  che come l’anno scorso è tornato a ribadire che “tutti i morti sono uguali”  con una specifica/scappatoia  che tirava in ballo il filosofo greco Socrate  (IV sec .A.C.) che asseriva : “Tutte le anime dei morti sono immortali ma quelle degli eroi sono immortali e divine”. Pur andando così lontano  il “nostro” sindaco non ha ancora accettato il valore del 25 Aprile come  “FESTA DELLA LIBERAZIONE  D’ITALIA”. La parola ITALIA non è una bestemmia e fino a prova contraria anche lui appartiene a questa nazione ed è ,seppur leghista , ITALIANO

Pitagora.




                                                                                           

martedì 15 maggio 2012

La "Trota" Marcallese.


A Marcallo con Casone, in zona Piccarella, c'è un laghetto, sorto, non si sa bene come, qualche anno fa. A dire il vero, proprio a causa della genesi non nota di quelle acque, si credeva che non contenesse alcuna vita. A dire il vero, un laghetto anche un po' bruttino, con fondali fangosi che emergono e si immergono senza alcuna “regola”, con alberelli che devono adattarsi a periodiche sommozzate sulle cui punte, uniche parti che emergono, si posano solitari uccelli ben attenti a farsi una famiglia la cui casa avrebbe il pericolo dell'alluvione perpetua.
Abbiamo però scoperto che nel laghetto c'era anche una trota. E' difficile pensare che possa essercene stata solo una, ma al momento è l'unica ad essere stata “pescata”. La Trota marcallese !
Certo che la ( scusate..il ) Trota padana docet ! Ma “docet” tutto il sistema della così detta repubblica della Padania ( o Banania , o della Tanzania ) ! Veniamo ai fatti. C'è un Presidente di una società pubblico-privata di ben 18 soci che ha bisogno di sostituire un dipendente. Allora, nella più “totale trasparenza” cosa fa ?  Non bandisce un pubblico concorso, non si rivolge ai centro-impiego dei 14 comuni soci, ma fa “ giungere sulla scrivania del vice-sindaco Roberto Valenti, amico di lunga data che, stando a quanto ci è stato riferito, avrebbe fornito a Cattaneo ( il Presidente in causa ) una lista di quattro nominativi idonei a ricoprire la mansione specifica richiesta. Fra questi nomi, ci sarebbe stato anche quello della sua compagna che in effetti verrà poi assunta”. Questo è quanto riporta un giornale locale.
Il bravo cronista sottolinea poi che “la base leghista si irrita!”, e come si irrita ? Sentite un po' le parole dell'irritato segretario marcallese della Lega Nord :” Effettivamente Valenti ha approfittato di una situazione di vantaggio rispetto ad altre persone”, a questo punto crediamo che il segretario si sia irritato veramente ed aspettiamo il monito verso il collega padano, ma ecco che invece arriva la giustificazione :” la Signora non ha alcun vincolo di parentela formale con Valenti. Non è la moglie ma la compagna, dunque non c'è nulla di illecito”.
Mi ricorda tanto la vicenda della casa di Montecarlo di proprietà del fratello della compagna di Fini (che non era la moglie !), i leghisti , irritati si esprimevano così :

La Padania all’attacco: “La Lega, sul tavolo le dimissioni di Fini”

22 dicembre 2010 22:07-Apre a tutta pagina giovedì 23 dicembre ”La Padania” con un titolo ad effetto: ”La Lega, sul tavolo le dimissioni di Fini”. Si tratta di un titolo che dà conto della iniziativa del capogruppo Reguzzoni che ha chiesto proprio un dibattito in Aula sul ruolo e la compatibilità del presidente Gianfranco Fini. “Ora siamo noi [...]

Si chiedevano le dimissioni di  Fini, poiché il cognato aveva acquistato una casa che era stata  tempo prima di proprietà di A.N.  Si dirà, ...ma stiamo parlando di una casa, bella differenza ! Ok, ma forse dimentichiamo che il trotone Bossi  ristrutturava la sua casa con danaro pubblico pur non sapendo, proprio come Scaiola ( ex ministro PDL ed alleato Lega Nord ) , chi pagasse i lavori !

Ma ritorniamo in zona, il Ponzio Pilates chiosa :” Personalmente non avrei agito come Valenti “. Il dramma di questa dichiarazione è che non abbiamo capito come avrebbe “agito”. Ci  inorridisce, infatti, ancora l'agire di un certo Belsito padano e l'appartenenza ad un “cerchio magico”.  Ciò che invece più raccoglie tenerezza sono le dichiarazioni del protagonista :” era un momento difficile”. Allora , siccome un momento difficile c'è l'ha solo lui, utilizza la posizione istituzionale quale Assessore ai Servizi Sociali per fare i ( c...i ) suoi interessi !
Infine ricordo un episodio accaduto in quel di Marcallo con Casone al termine di un Consiglio Comunale. Ricordo di aver sottolineato, al Trota nostrano, il fatto, forse in discussione quella serata, di non essere d'accordo sulla partecipazione ad una gara pubblica, per l'assegnazione di una licenza, di un solo concorrente a cui poi veniva regolarmente concessa. Ricordo di aver detto che, quando tali situazioni si presentavano a latitudini più “meridionali” l'aggettivo che più si sprecava era quello di  mafioso, camorrista, terrone ! Mi fu risposto che in “padania” queste cose non succedevano. Complimenti Trota !
Socrate 2011