A Marcallo con Casone, in zona Piccarella, c'è un laghetto,
sorto, non si sa bene come, qualche anno fa. A dire il vero, proprio a causa
della genesi non nota di quelle acque, si credeva che non contenesse alcuna
vita. A dire il vero, un laghetto anche un po' bruttino, con fondali fangosi
che emergono e si immergono senza alcuna “regola”, con alberelli che devono
adattarsi a periodiche sommozzate sulle cui punte, uniche parti che emergono,
si posano solitari uccelli ben attenti a farsi una famiglia la cui casa avrebbe
il pericolo dell'alluvione perpetua.
Abbiamo però scoperto che nel laghetto c'era anche una
trota. E' difficile pensare che possa essercene stata solo una, ma al momento è
l'unica ad essere stata “pescata”. La Trota marcallese !
Certo che la ( scusate..il ) Trota padana docet ! Ma “docet”
tutto il sistema della così detta repubblica della Padania ( o Banania , o
della Tanzania ) ! Veniamo ai fatti. C'è un Presidente di una società
pubblico-privata di ben 18 soci che ha bisogno di sostituire un dipendente.
Allora, nella più “totale trasparenza” cosa fa ? Non bandisce un pubblico concorso, non si
rivolge ai centro-impiego dei 14 comuni soci, ma fa “ giungere sulla
scrivania del vice-sindaco Roberto Valenti, amico di lunga data che, stando a
quanto ci è stato riferito, avrebbe fornito a Cattaneo ( il Presidente in causa
) una lista di quattro nominativi idonei a ricoprire la mansione specifica
richiesta. Fra questi nomi, ci sarebbe stato anche quello della sua compagna
che in effetti verrà poi assunta”. Questo è quanto riporta un giornale
locale.
Il bravo cronista sottolinea poi che “la base leghista si
irrita!”, e come si irrita ? Sentite un po' le parole dell'irritato
segretario marcallese della Lega Nord :” Effettivamente Valenti ha
approfittato di una situazione di vantaggio rispetto ad altre persone”, a
questo punto crediamo che il segretario si sia irritato veramente ed aspettiamo
il monito verso il collega padano, ma ecco che invece arriva la giustificazione
:” la Signora non ha alcun vincolo di parentela formale con Valenti. Non è
la moglie ma la compagna, dunque non c'è nulla di illecito”.
Mi ricorda tanto la vicenda della casa di Montecarlo di
proprietà del fratello della compagna di Fini (che non era la moglie !), i leghisti
, irritati si esprimevano così :
La
Padania all’attacco: “La Lega, sul tavolo le dimissioni di Fini”
22 dicembre 2010 22:07-Apre a tutta pagina giovedì 23
dicembre ”La Padania” con un titolo ad effetto: ”La Lega, sul tavolo le
dimissioni di Fini”. Si tratta di un titolo che dà conto della iniziativa del
capogruppo Reguzzoni che ha chiesto proprio un dibattito in Aula sul ruolo e la
compatibilità del presidente Gianfranco Fini. “Ora siamo noi [...]
Si chiedevano le dimissioni di Fini, poiché il cognato aveva acquistato una
casa che era stata tempo prima di
proprietà di A.N. Si dirà, ...ma stiamo
parlando di una casa, bella differenza ! Ok, ma forse dimentichiamo che il
trotone Bossi ristrutturava la sua casa
con danaro pubblico pur non sapendo, proprio come Scaiola ( ex ministro PDL ed
alleato Lega Nord ) , chi pagasse i lavori !
Ma ritorniamo in zona, il Ponzio Pilates chiosa :”
Personalmente non avrei agito come Valenti “. Il dramma di questa
dichiarazione è che non abbiamo capito come avrebbe “agito”. Ci inorridisce, infatti, ancora l'agire di un
certo Belsito padano e l'appartenenza ad un “cerchio magico”. Ciò che invece più raccoglie tenerezza sono
le dichiarazioni del protagonista :” era un momento difficile”. Allora ,
siccome un momento difficile c'è l'ha solo lui, utilizza la posizione
istituzionale quale Assessore ai Servizi Sociali per fare i ( c...i ) suoi
interessi !
Infine ricordo un episodio accaduto in quel di Marcallo con
Casone al termine di un Consiglio Comunale. Ricordo di aver sottolineato, al
Trota nostrano, il fatto, forse in discussione quella serata, di non essere
d'accordo sulla partecipazione ad una gara pubblica, per l'assegnazione di una
licenza, di un solo concorrente a cui poi veniva regolarmente concessa. Ricordo
di aver detto che, quando tali situazioni si presentavano a latitudini più
“meridionali” l'aggettivo che più si sprecava era quello di mafioso, camorrista, terrone ! Mi fu risposto
che in “padania” queste cose non succedevano. Complimenti Trota !
Socrate 2011
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