martedì 15 maggio 2012

La "Trota" Marcallese.


A Marcallo con Casone, in zona Piccarella, c'è un laghetto, sorto, non si sa bene come, qualche anno fa. A dire il vero, proprio a causa della genesi non nota di quelle acque, si credeva che non contenesse alcuna vita. A dire il vero, un laghetto anche un po' bruttino, con fondali fangosi che emergono e si immergono senza alcuna “regola”, con alberelli che devono adattarsi a periodiche sommozzate sulle cui punte, uniche parti che emergono, si posano solitari uccelli ben attenti a farsi una famiglia la cui casa avrebbe il pericolo dell'alluvione perpetua.
Abbiamo però scoperto che nel laghetto c'era anche una trota. E' difficile pensare che possa essercene stata solo una, ma al momento è l'unica ad essere stata “pescata”. La Trota marcallese !
Certo che la ( scusate..il ) Trota padana docet ! Ma “docet” tutto il sistema della così detta repubblica della Padania ( o Banania , o della Tanzania ) ! Veniamo ai fatti. C'è un Presidente di una società pubblico-privata di ben 18 soci che ha bisogno di sostituire un dipendente. Allora, nella più “totale trasparenza” cosa fa ?  Non bandisce un pubblico concorso, non si rivolge ai centro-impiego dei 14 comuni soci, ma fa “ giungere sulla scrivania del vice-sindaco Roberto Valenti, amico di lunga data che, stando a quanto ci è stato riferito, avrebbe fornito a Cattaneo ( il Presidente in causa ) una lista di quattro nominativi idonei a ricoprire la mansione specifica richiesta. Fra questi nomi, ci sarebbe stato anche quello della sua compagna che in effetti verrà poi assunta”. Questo è quanto riporta un giornale locale.
Il bravo cronista sottolinea poi che “la base leghista si irrita!”, e come si irrita ? Sentite un po' le parole dell'irritato segretario marcallese della Lega Nord :” Effettivamente Valenti ha approfittato di una situazione di vantaggio rispetto ad altre persone”, a questo punto crediamo che il segretario si sia irritato veramente ed aspettiamo il monito verso il collega padano, ma ecco che invece arriva la giustificazione :” la Signora non ha alcun vincolo di parentela formale con Valenti. Non è la moglie ma la compagna, dunque non c'è nulla di illecito”.
Mi ricorda tanto la vicenda della casa di Montecarlo di proprietà del fratello della compagna di Fini (che non era la moglie !), i leghisti , irritati si esprimevano così :

La Padania all’attacco: “La Lega, sul tavolo le dimissioni di Fini”

22 dicembre 2010 22:07-Apre a tutta pagina giovedì 23 dicembre ”La Padania” con un titolo ad effetto: ”La Lega, sul tavolo le dimissioni di Fini”. Si tratta di un titolo che dà conto della iniziativa del capogruppo Reguzzoni che ha chiesto proprio un dibattito in Aula sul ruolo e la compatibilità del presidente Gianfranco Fini. “Ora siamo noi [...]

Si chiedevano le dimissioni di  Fini, poiché il cognato aveva acquistato una casa che era stata  tempo prima di proprietà di A.N.  Si dirà, ...ma stiamo parlando di una casa, bella differenza ! Ok, ma forse dimentichiamo che il trotone Bossi  ristrutturava la sua casa con danaro pubblico pur non sapendo, proprio come Scaiola ( ex ministro PDL ed alleato Lega Nord ) , chi pagasse i lavori !

Ma ritorniamo in zona, il Ponzio Pilates chiosa :” Personalmente non avrei agito come Valenti “. Il dramma di questa dichiarazione è che non abbiamo capito come avrebbe “agito”. Ci  inorridisce, infatti, ancora l'agire di un certo Belsito padano e l'appartenenza ad un “cerchio magico”.  Ciò che invece più raccoglie tenerezza sono le dichiarazioni del protagonista :” era un momento difficile”. Allora , siccome un momento difficile c'è l'ha solo lui, utilizza la posizione istituzionale quale Assessore ai Servizi Sociali per fare i ( c...i ) suoi interessi !
Infine ricordo un episodio accaduto in quel di Marcallo con Casone al termine di un Consiglio Comunale. Ricordo di aver sottolineato, al Trota nostrano, il fatto, forse in discussione quella serata, di non essere d'accordo sulla partecipazione ad una gara pubblica, per l'assegnazione di una licenza, di un solo concorrente a cui poi veniva regolarmente concessa. Ricordo di aver detto che, quando tali situazioni si presentavano a latitudini più “meridionali” l'aggettivo che più si sprecava era quello di  mafioso, camorrista, terrone ! Mi fu risposto che in “padania” queste cose non succedevano. Complimenti Trota !
Socrate 2011

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